Ai Weiwei

I gommoni di Ai Weiwei

Ventidue gommoni di salvataggio arancioni. Un simbolo di questa epoca, emblema delle tragedie che si consumano nei nostri mari, a poche centinaia di metri dalle spiagge affollatissime dove continuiamo tutti, imperterriti, a “consumare” le nostre vacanze. Fino al 22 gennaio le imbarcazioni saranno ancorate a due facciate del Palazzo Strozzi di Firenze, incorniciandone le finestre. L’installazione che scuote le coscienze e attira l’attenzione sul dramma dei migranti, è opera dell’artista dissidente cinese Ai Weiwei a cui la fondazione fiorentina dedica la prima grande retrospettiva italiana, curata da Arturo Galansino. Un percorso espositivo –  tra sculture, oggetti, fotografie e video degli ultimi vent’anni – che fa luce su una delle figure più importanti dell’arte contemporanea e dell’attivismo politico e sulla sua capacità di emancipazione dalle logiche totalitaristiche del sistema cinese pur nella volontà di preservare e conservare alcune tradizioni culturali del paese d’origine.

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